Il caldo vento di Scirocco soffiava dolcemente portando con sé un particolare odore di gelsomino mentre le gioiose campane della cattedrale richiamavano l’attenzione alle imminenti nozze. La tempesta di profumi estivi donava alla Valle un’atmosfera di sublime meraviglia quando ormai, da un antico e maestoso Casale, una radio malinconicamente trasmetteva “Cavallo Bianco”: era Maison de Musaraigne. Sullo sfondo di un’imponente e bucolica Villa dagli storici ed esuberanti splendori dinastici, spiccava una particolare personalità femminile che sembrava ricordare la pucciniana identità della feroce Turandot e la zeffirelliana essenza dell’aggressiva Bisbetica Domata, interpretata dalla diva Liz Taylor: era la giovane Caterina pronta a sposare le sue molteplici e misandre personalità. Seppur il suo nome, etimologicamente proveniente dall’antica lingua greca, rappresentasse il concetto di purezza e la gentilezza d’animo, Caterina era la personificazione di un sentimento d’amore moderno ormai disilluso e reso arido dal gioco avverso del genere maschile. Nasce così una sensazionale sceneggiatura messa a punto sotto una prospettiva provocante, esotica, seducente, aggressiva, enigmatica, bizzarra, lussuosa ed assolutamente glamour in cui la giovane donna parte alla volta di un viaggio emotivo ed emozionante, tra ricordi passati di attimi spensierati ed oggetti collezionati nella sua dimora, alla ricerca dell’amor perduto. L’amor perduto è esattamente l’amor per sé stessa, la cui riscoperta e connubio rappresentano la vera chiave di volta dell’intera narrazione. Per la Capsule Collection Spring/Summer 2025, viene presentata un’elaborazione di volumi, sensazioni e materiali provenienti dagli ampollosi e sensuali Anni Settanta, ulteriormente esasperati da una voluttuosa ed iperdecorata visione dal tocco Exotique Extravagance. Così, come in un ambiguo gioco, la costante ricerca di una propria consapevolezza si traduce in rigorose giacche sahariane dai robusti blue denim e canvas di cotone colorati, rigide jupes longues svasate ed impreziosite da catene dorate mentre la travolgente arroganza, di una forte personalità vanitosa, si traduce in sfacciati soprabiti in jungle jacquard laminati, top in luminose duchesse, gonfie gonne in shantung di pura seta ed ampi completi in cady tecnici. Non poteva naturalmente mancare una sfrenata necessità di manifestare un’audace verve che sfoga la sua energia in seducenti robes longues in morbidi ed avvolgenti jersey, trasparentissimi parei in chiffon degradè, sensuali short in popeline di cotone a simulare l’intimo maschile, gioielli tempestati di pietre delle terre del Levante ed un’enorme cappello in paglia spolverata d’oro e tulle avorio a coronare il sogno di una donna indipendente. Tutto ulteriormente enfatizzato da una nostalgica palette estiva giocata sulle differenti sfumature: dal nero più profondo al bianco più puro, dal blue navy più borghese all’azzurro polvere più infantile, dal marrone più pallido all’oro più decadente, dall’elegante verde inglese all’avocado più luminoso e dall’avvolgente lilla provenzale al malva più delicato. S’intende dunque donare l’immagine di una vanitosa, sfacciata, audace e vorticosa femminilità dall’anima più sicura e sofisticata, in cui il misterioso rapporto con la propria consapevolezza si traduce in una sensuale personalità e contemporanea linearità delle forme. Non si sta parlando solo di una donna che rifiuta la sottomissione al genere maschile ma di una vera e propria accettazione della propria essenza. Si sta parlando di un processo psicologico per ritrovare sé stessa.
PROFESSIONAL CREDITS
Designer: Arduini Francesco
Stylist: Serena Gaudenzio
Photographer: Davide Cecchini
Photographer Assistant: Marcello Mastroianni
Make Up Artist: Giovanna Ciccone
Model Agency: Fashion Art Wise Management
Model: Antonella Trifiletti